tag:blogger.com,1999:blog-275872802788364146.post5378343127076136785..comments2023-09-14T14:31:26.311+01:00Comments on Farfalle a scuola: Ce la posso fare! dal Piemonte...a NapoliLia Biancohttp://www.blogger.com/profile/01725182498117643279noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-275872802788364146.post-21432682314540906032009-10-14T21:51:43.116+01:002009-10-14T21:51:43.116+01:00Grazie Elisa del Tuo bel contributo, e anche molto...Grazie Elisa del Tuo bel contributo, e anche molto prezioso. Piace anche a me questa interpretazione dei "cattivi ragazzi" sicuramente da approfondire. E sai una cosa? leggendo mi sono riconosciuta anche io "cattiva". Che non sia questo un punto di partenza per un approfondimento e la ricerca di una nuova strada educativa?<br />Aspetto altre Tue sollecitazioni!Lia Biancohttps://www.blogger.com/profile/01725182498117643279noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-275872802788364146.post-34881093351905270522009-10-14T12:37:18.888+01:002009-10-14T12:37:18.888+01:00Ciao Lia,
sai, ho avuto occasione di conoscere i m...Ciao Lia,<br />sai, ho avuto occasione di conoscere i maestri di strada circa un anno fa ad un convegno a Napoli sul tema dell'educazione e della libertà. Sono rimasta particolarmente colpita dal responsabile di quell'organizzazione: Cesare Moreno. Ha aperto il suo intervento dicendo che tutti gli insegnanti, quando entrano in aula, si visualizzano la lavagna divisa tra ragazzi "buoni" e ragazzi "cattivi". Lui ci ha spiegato, però, che per lui i ragazzi sono "cattivi" nel senso etimologico della parola: prigionieri (dal latino "captivus"). I ragazzi sono infatti prigionieri della paura, dell'ignoranza sia culturale sia materiale, della vendetta, della criminalità. Il primo compito dell'educatore deve essere quindi quello di liberare il ragazzo da tutte queste catene, perchè solo quando si è liberi si accetta l'educazione.<br />Bacio!<br /><br />Elisa OcchettiAnonymousnoreply@blogger.com