Perchè non rispolverare Tofano?
A me piace considerarlo come il padre della letteratura teatrale per l'infanzia italiana, perchè i suoi testi presentano caratteristiche nuove rispetto ai testi di chi lo ha preceduto.
Come lo stesso Tofano più volte afferma, il suo teatro si pone come unico obiettivo divertire. Il genere deve essere quello comico, caricaturale perchè lo scopo è di colpire l'immaginazione dei bambini attraverso il fantastico, il fiabesco, l'avventuroso.
Ed è all'insegna del buon gusto che nasce il "Signor Bonaventura", personaggio positivo, eroe involontario, premiato alla fine di ogni avventura con l'ironico e simbolico milione.
Ogni lettore [o spettatore] vi si può riconoscere, le sue sfortune sono i simboli di una quotidianità comune agli uomini ordinari.
Le commedie di Tofano si fanno breviario teatrale dell'Italia che cerca di sopravvivere in un tempo tra le guerre. In un regno che non c'è, popolato da un'aristocrazia decadente, si prendono le distanze dal clima retorico e pedagogicamente conservatore del regime fascista.
La grande novità sta nel tentativo di mediare due mondi che fino ad allora erano stati tenuti distanti: il teatro e l'infanzia. I bambini sono considerati tanto ingelligenti quanto gli adulti e attraverso le avventure di Bonaventura possono essere sensibilizzati al senso estetico, senza dover passare per la strada dell'indottrinamento.
I bambini di Tofano sono radiosi e hanno voglia di ridere. Sebbene non ci sia nessun intento pedagogico dietro la nascita di Bonaventura, il messaggio è chiaro: insegnamo l'ottimismo...
Allora...insegnamo a sorridere, ad essere autoironici, a trovare il lato comico della vita., affinchè anche i nosti ragazzi si possano sentire eroi di un loro piccolo mondo.
Bonaventura riusciva a superare qualsiasi avversità per arrivare al famoso milione. [si può osare chiamarla involontaria pedagogia del successo?]
Insegnamo a trovarlo il milione.
Ma soprattutto sorridiamo a questi ragazzi!
A me piace considerarlo come il padre della letteratura teatrale per l'infanzia italiana, perchè i suoi testi presentano caratteristiche nuove rispetto ai testi di chi lo ha preceduto.
Come lo stesso Tofano più volte afferma, il suo teatro si pone come unico obiettivo divertire. Il genere deve essere quello comico, caricaturale perchè lo scopo è di colpire l'immaginazione dei bambini attraverso il fantastico, il fiabesco, l'avventuroso.
Ridere con qualunque mezzo, purchè s'intende, di buon gusto
Ed è all'insegna del buon gusto che nasce il "Signor Bonaventura", personaggio positivo, eroe involontario, premiato alla fine di ogni avventura con l'ironico e simbolico milione.
Ogni lettore [o spettatore] vi si può riconoscere, le sue sfortune sono i simboli di una quotidianità comune agli uomini ordinari.
Le commedie di Tofano si fanno breviario teatrale dell'Italia che cerca di sopravvivere in un tempo tra le guerre. In un regno che non c'è, popolato da un'aristocrazia decadente, si prendono le distanze dal clima retorico e pedagogicamente conservatore del regime fascista.
La grande novità sta nel tentativo di mediare due mondi che fino ad allora erano stati tenuti distanti: il teatro e l'infanzia. I bambini sono considerati tanto ingelligenti quanto gli adulti e attraverso le avventure di Bonaventura possono essere sensibilizzati al senso estetico, senza dover passare per la strada dell'indottrinamento.
I bambini di Tofano sono radiosi e hanno voglia di ridere. Sebbene non ci sia nessun intento pedagogico dietro la nascita di Bonaventura, il messaggio è chiaro: insegnamo l'ottimismo...
risvegliando in essi il senso della bontà, più benefica quindi dei predicozzi, dei pistolottie, soprattutto, della retorica [S. Tofano da "Recitare per i bambini", 1937]
Allora...insegnamo a sorridere, ad essere autoironici, a trovare il lato comico della vita., affinchè anche i nosti ragazzi si possano sentire eroi di un loro piccolo mondo.
Bonaventura riusciva a superare qualsiasi avversità per arrivare al famoso milione. [si può osare chiamarla involontaria pedagogia del successo?]
Insegnamo a trovarlo il milione.
Ma soprattutto sorridiamo a questi ragazzi!
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