sabato 21 novembre 2009

Teenagers 2009 [1] Prime riflessioni e sollecitazioni di una giornata ricca



Anche quest'anno si è replicato Teenagers, l'evento che Repubblica ha inventato per mettere i riflettori sugli adolescenti, darne un identikit e cercare delle risposte comuni alle loro richieste.

L'evento è stato decisamente ricco di spunti grazie ai tanti dati e alle ricerche presentati. [e non basterà un post per raccontarlo]

Allora chi è il nostro adolescente? In quale quadro valoriale si proietta?

Tra i valori i giovani mettono l'amicizia, la salute, il benessere della famiglia, il posto di lavoro fisso [questa è una novità degli ultimi due anni], e non c'è l'impegno politico e sociale. Lo spazio di autonomia è cresciuto notevolmente e le istituzioni vengono sentite molto distanti. Infatti i giovani riconoscono fiducia agli scienziati,alle associazioni, ai carabinieri [grazie alla fiction], ma la stella polare è internet.

Internet può quindi essere considerato un valore?

Proviamo a capire perchè.

La modernità ha favorito la separazione tra emozioni e razionalità; ci si è applicati a dividere e analizzare i problemi per risolverli, ma difficilmente si pone la riflessione sul valore del progresso. La comunanza allora si rappresenta attarverso la condivisione [di cui il web si fa simbolo e metafora].
La rete sostituisce quello che per la nostra generazione era il senso di appartenenza [si decideva se essere paninari, punk o alternativi, ora se andare su facebook, netlog o messanger].
Internet ha abbattuto le barriere architettoniche e le distanze, ma porta anche felicità. Una felicità data dal piacere di creare, condividere e socializzare. Perchè gli adolescenti sono creativi!

Per un adolescente è incomprensibile non poter accedere a contenuti e musica gratuitamente. Gli adolescenti sono al tempo stesso cacciatori e produttori di contenuti, in maniera del tutto naturale. I contenuti diventano espressione di una identità sia se subiti, sia quando agiti.
La camera che era per noi il primo laboratorio di identità, ora è sostituito dal profilo del social network: decorare il profilo è esprimere se stessi di fronte agli amici, come decorare la propria stanza [per questo twitter non è interessante per un adolescente].
I contenuti devono essere spendibli, perchè merce di scambio.

Agli adolescenti non interessa la convergenza dei mezzi, ma la crossmedialità [la foto che si apre col link l'ho rubata a mdplab che ringrazio] cercano strumenti diversi che possano essere complementari per la riprogettazione dei contenuti che destano il loro interesse. [provocatoriamente possiamo dire che nessun adolescente guarda la tv sulla tv!]

Il talento creativo dei ragazzi fa sì che l'esposizione mediatica narcisistica diventi capacità organizzativa e progettuale, l'adolescente si trasformma così da expo teen a expert teen. Il fenomeno Numa Numa ne è un esempio! [e il riferimento torna all'apprendimento informale]

Aiutarli a non perdersi e non perdere le potenzialità sarebbe permettere loro l'open source, wifi urbani e connessioni gratuite ovunque!
I ragazzi hanno bisogno di raccogliere delle sfide, dove possano riconoscersi e riconoscere delle competenze.

Che dite? siamo pronti a farci riconoscere?

Nessun commento:

Posta un commento