mercoledì 10 giugno 2009

Convegno"TIME OUT: la funzione educativa e formativa dello sport"[non nella formazione professionale, ahimè]

Il 22 maggio si è tenuto a Pinerolo il convegno "TIME OUT: la funzione educativa e formativa dello sport" [mi spiace non aver trovato il tempo di segnalarlo prima]
Il convegno è stato fortemente voluto dalla Città di Pienerolo [ e sostenuto e patrocinato da Regione Piemonte, Provincia di Torino, Coni, Comitato Paralimpico].
Era la prima occasione a livello regionale di riflettere sui significati formativi che la pratica sportiva può assumere, sulle sue potenzialità educative e sociali.
Ho risposto all'invito con curiosità, ma anche con una punta di scetticismo: che ci sarà di interessante da dire, se non le solite cose già conosciute? mi sono detta.
Innanzitutto l'entusiasmo dell'Assessora Tiziana Alchera [promotrice dell'evento e moderatrice] mi ha aiutata a predisporre la mia attenzione con un altro spirito [sicuramente meno scettico].
Al di là dei dati presentati, dei numeri dovuti ad ogni convegno, due sono stati gli interventi che mi rimarranno impressi nella mente per molto tempo: Pino Di Leone e Andrea Chiarotti.
Ma andiamo per ordine...
Pino Di Leone è un'educatore professionale [in Pinerolo un mito per molti] con il vizio del calcio [allenatore juniores]. Lo si ascolta volentieri parlare, anzi ci si fa rapire...Nonostante sia dissacrante e provocatorio. Non mi dilungo a raccontarvi il contenuto del suo intervento, ma vi invito a leggere alcuni suoi articoli su Animazione Sociale [la rivista del Gruppo Abele], capirete voi stessi di che Carisma è fatto!
Andrea Chiarotti è il capitano della Nazionale Italiana di Ice Sladge Hockey, una disciplina paralimpica, che del Grande Miracolo delle Paralimpiadi di Torino 2006 si è nutrita. Ciò che dice Andrea va oltre ciò che il politically correct chiama diversamente abili, va oltre il confine della diversità perchè l'entusiasmo e la competenza con cui parla del suo universo ti impedisce di ricordare che il suo cammino nel mondo è fatto di protesi.
Andare al Convegno mi ha fatto venire voglia di insistere nel chiedermi perchè ai ragazzi della Formazione Professionale è negata l'ora di educazione fisica. [e la domanda vuole essere provocatoria solo a metà!]
La risposta sta nella tradizione di un sistema che doveva preparare i ragazzi al mondo delle professioni, e un tempo il lavoro era completamente disgiunto da tutto ciò, che ora con maggiore consapevolezza, chiamiamo competenze trasversali. Ma lo sport...è trasversale per natura; lo sport... [soprattutto se di gruppo] sviluppa competenze spendibili in altri mille microsistemi.
Allora mi chiedo: se è stato presentato un disegno di legge regionale a favore delle politiche per la promozione e lo svilupo della pratica sportiva, perchè Nessuno pensa anche ai ragazzi della Formazione Professionale?



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