Fare [stare in] Rete!
La professionalità, di qualsiasi professione si tratti, deve passare dal concetto di Rete. Un concetto che ormai ha assunto significati diversi e sfaccettati.
Lavorare con [e per] le risorse umane e nella società della conoscenza significa per forza fare rete, se almeno uno degli obiettivi [sui tanti che ci si pone all'inizio di un progetto] vuole essere raggiunto.
Per rete si intende un'organizzazione con un profilo e delle specificità condivisi, con delle finalità comuni, che si caratterizzi come sistema di relazioni.
Ma spesso si assiste ad una deriva del progetto quando sono proprio le persone con cui il percorso progettuale era iniziato a venire meno, a lasciare...Questo accade inevitabilmente quando dalle relazioni informali tra soggetti, che empaticamente si sono capiti per una linea comune, non ne è nata una relazione formale, neutrale da cui potesse scaturire quelle che ci piace chiamare buone prassi.
Quante volte ci si arena nella frase: la rete è fatta dalle persone! [?]
Sì, la rete è fatta dalle persone, ma proprio per questo deve essere in continua trasformazione, in movimento per poter rispondere ai diversi bisogni della società, del territorio e degli utenti. Così come ce la propone Silvano Tagliagambe, rete come metafora del mondo e modello della nostra esperienza quotidiana, senza esserne una semplificazione.
Le connessioni che si intrecciano nella rete moltiplicano le conoscenze, dandone ad un tempo gli strumenti per decodificarle e identificarle. E' quindi fondamentale lasciare il segno e dare una rappresentazione delle codifiche, affinchè il linguaggio [nuovo] possa essere condiviso anche da chi non è stato attore principale.
E' il linguaggio comune che trasforma un gruppo generico di persone in una comunità.
A partire da queste riflessioni il pensiero corre all'idea di "Sistema scolastico" come comunità di conoscenza.
Il sistema scolastico [e per sistema scolastico intendo Istruzione e Formazione insieme] deve porsi dialogicamente tra le Istituzioni, le Agenzie Formative e gli Utenti [che mi piace chiamare cittadini!]. In questo caso la rete dovrebbe farsi strumento per dare forza ad un sistema che virtualmente c'è, ma che fisicamente deve trovare ancora una sua identità.
A questo punto si torna alle Persone, agli operatori della Conoscenza e della Scuola che non possono tirarsi indietro di fronte alla necessità di costruire una struttura di governance, che metta il luce un sistema condiviso di obiettivi e valori pur conservando le specificità di ogni componente.
Fare rete [anche tra soggetti apparentemente tanto diversi] è l'unico modo per rispondere alla chiamata dell'Unione Europea per la costruzione del Modello Educativo Europeo.
[ma siamo pronti?]